A BREVE 450MILA NUOVI DIPENDENTI STATALI. CISL, PARLA IL NUMERO UNO DELLA FUNZIONE PUBBLICA, MAURIZIO PETRICCIOLI: "SI AL MAXI-CONCORSO, MA PARTENDO DAL SUD PER DEBELLARE LA POLITICA DITTATORIALE"


di Enzo Di Micco
L’Italia pare stia cambiano davvero. E inizia a mutare  dal mondo del lavoro con l’ assunzione di 450mila dipendenti statali  a tempo indeterminato. Dunque, un maxi-concorso che il governo Conte vuole mettere su un piatto d’argento  per una Italia futura,  preparata, qualificata,  rappresentativa per uno Stato che c’è. Basta  “concorsini”, talvolta anche individuali  che comportano spese esose nella  realizzazione delle rispettive  selezioni dei concorrenti. Nelle selezioni ci sarà agevolazione  ai precari e vincitori idonei di  concorsi bloccati nel tempo e per i precari storici, circa 50mila. Il concorso   prevede l’entrata di coloro che hanno prestato servizio per almeno 3 anni  negli ultimi 8 con contratto a termine o di collaborazione e una riserva del 50 per cento  dei posti a disposizione nei concorsi. Qui arriva l’okay del sindacato.
E  scende già in campo la Cisl Fp rappresentata dal segretario generale, Maurizio Petriccioli.  “ Ma resta un neo -  spiega  il numero uno della Funzione Pubblica Cisl  - Se si parla di assunzioni, che si parta da Napoli. E quindi dal sud, dove la situazione è al collasso e  la politica sta assumendo un ruolo quasi dittatoriale, se prima dettava le linee guida oggi vuol assumere il totale controllo gestionale”. Parole incisive   queste di Petriccioli  che fanno riferimento allo scorso 29 giugno, quando  si era  rivolto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e al  ministro del Lavoro Luigi Di Maio per chiedere un intervento e risolvere la drammatica situazione del Comune di Napoli dovuta alla carenza di personale e all’età media che si attesta intorno ai 54 anni. E proprio per ovviare a queste criticità che nella settimana del Ferragosto che il sindaco di Napoli,  Luigi De Magistris  ha acconsentito ad una riformulazione della macchina comunale senza chiedere alcun confronto con le parti sindacali. “Un Comune sotto organico o con dipendenti con età avanzata non potrà mai consentire lo sviluppo del Paese –  spiega ancora Petriccioli - e rimodulare la pianta organica escludendo di fatto un confronto con chi tutela i lavoratori ci sembra dittatoriale.Certo non c’è obbligo ma sarebbe stato saggio in una situazione come quella di Napoli aprire un tavolo di confronto con chi aveva già chiesto al Governo di intervenire sbloccando le assunzioni”. Insomma, Petriccioli chiama in causa gli esponenti di governo per una situazione  non del tutta idilliaca  nel panorama napoletano al punto che  il sindacato  di “via Cisterna dell’olio” guidato da Lorenzo Medici (segretario della Cisl Campania) punta l’ indice contro la politica prepotente, ovvero quel residuo della  seconda repubblica, in un Sud che vuole riscattarsi partendo dal mondo del lavoro, grazie all’iniziativa del governo Conte. Luigi D’Emilio, (Segretario generale Cisl Fp Napoli )e  Carlo Tortora, segretario provinciale (Cisl Fp Napoli con delega alla Funzione centrale),  sono i rappresentanti della segreteria  campana  di una federazione importante quale Cisl Fp , una squadra  di sindacato  a pari passi con il processo innovativo del nuovo governo e della Funzione Pubblica ma in special modo accanto ai lavoratori. 

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